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Il mare, S. Weil 1941


Mare docile al freno, sottomesso in silenzio,
Mare sparso, flutti per sempre incatenati,
Massa offerta al cielo, specchio d’obbedienza;
Vi tesse ogni notte nuove pieghe
La lontana potenza degli astri.
Quando il mattino colma l’intero spazio
Lo accoglie rendendo la luce in dono.
Un lampo leggero si posa in superficie.
Si stende in attesa e senza desiderio
Sotto il giorno che cresce, risplende e dilegua.
Di riflessi serali luccicherà improvvisa
L’ala sospesa tra il cielo e l’acqua.
I flutti oscillanti e fermi,
Dove ogni goccia sale e ridiscende,
Restano in basso per sovrano decreto.
Bilancia dai segreti bracci d’acqua trasparente
Trova in sé la misura, e schiuma, e ferro,
Giustizia invisibile per ogni barca errante.
Sullo scafo un filo azzurro traccia rapporti
Senza errore alcuno nella riga apparente.
Mare immenso, sii propizio agli infelici mortali,
Stretti ai tuoi bordi, persi sul tuo deserto.
A colui che affonda parla prima che muoia.
Entra nell’anima, o nostro fratello mare;
Donale la purezza delle tue acque giuste.


LA MER

Mer docile au frein, mer soumise en silence,
Mer éparse, aux flots enchaînés pour toujours,
Masse offerte au ciel, miroir d’obéissance ;
Pour y tisser chaque nuit des plis nouveaux,
Les astres au loin sans effort ont puissance.

Lorsque le matin vient combler tout l’espace,
Elle accueille et rend le don de la clarté.
Un éclat léger se pose à la surface.
Elle s’étend dans l’attente et sans désir,
Sous le jour qui croît, resplendit et s’efface.

Les reflets du soir feront luire soudaine
L’aile suspendue entre le ciel et l’eau.
Les flots oscillants et fixés à la plaine,
Où chaque goutte à son tour monte et descend,
Demeurent en bas par la loi souveraine.

La balance aux bras secrets d’eau transparente
Se pèse elle-même, et l’écume, et le fer,
Juste sans témoin pour chaque barque errante.
Sur le navire un fil bleu trace un rapport,
Sans aucune erreur dans sa ligne apparente.


Mer vaste, aux mortels malheureux sois propice,
Pressés sur tes bords, perdus sur ton désert.
À qui va sombrer parle avant qu’il périsse.
Entre jusqu’à l’âme, ô notre sœur la mer ;
Daigne la laver dans tes eaux de justice.

S. Weil, Poesie, a cura di Roberto Carifi, 1993 Casa Editrice Le Lettere, Firenze

IMG: DU24

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Anima luna, il labirinto del Fedone platonico.

“Non si entra nel labirinto del Fedone, se non si pensa al labirinto dell’anima. Fedone parla dell’anima e l’anima è la Signora del labirinto.

Simile in questo alla luna, Arianna, anima luna, costante, incostante innamorata di vita e di morte, di eros e dell’oscuro potere di thanatos, della luce del sole.

Il Fedone circola per questo tra i paradossi: la filosofia ama l’anima, e per essa si stacca dal corpo, e l’anima ama il corpo e ad esso si attacca. Così l’anima ama la morte. Ma l’anima è senza morte, athannatos, cerca la vita e si attacca al corpo. Labirinto!

Allora di nuovo: la filosofia come l’anima ama la vita e la morte, il corpo e il fondo della materia dell’anima, nomi dell’altro, la morte e la luce, il carcere e il vento che libera fuori, l’ala e il legame, l’impulso dei cavalli lanciati e le redini che ne tengono il corso, e l’estate che espande di luce la percezione delle cose e del mondo.

Vuole il due, tutti e due, entrambe le cose, vuole tutto l’anima, vuole la vita.

Non vuole scegliere, non vuole rinuncia, vuole scegliere esclusivamente la via che non sceglie, la via multivia, quella che sceglie di volta in volta in modo assoluto, esclusivo.”

Giancarlo Croci, Platone e il gioco dello spreco della filosofia, Campanotto Editore 1997

Img: DU AI 2023

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Cronache 16.04.2016

trivelle

Le trivelle sono un quesito strano. Votiamo domani per poi ancora votare in autunno.”Volete che, quando scadranno le concessioni, siano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane,  anche se c’è ancora gas o petrolio?” Domanda banale, scontata, inutile. Certo, noi tutti vogliamo che chi estrae paghi e solo fino a quando lo vogliamo noi, non in eterno e fino ad esaurire il giacimento a suo piacimento.Perché questa domanda ora, così semplice, diretta e apparentemente banale? Davvero ci chiedono questo? Tra le innumerevoli questioni che potrebbero chiederci. Oppure votiamo contro Renzi? Che dice che questo referendum è dannoso.  Oppure sono le prove generali per il vero referendum d’autunno che ci chiama ad esprimerci su di un cambiamento radicale della Costituzione?

Il referendum che ci chiamerà a valutare la Riforma Boschi – Renzi. Che non sarà abrogativo ma costituzionale e quindi senza quorum. Una riforma costituzionale approvata da una minoranza dei rappresentati eletti dagli italiani, diventata maggioranza in Parlamento grazie ad un premio elettorale dichiarato anticostituzionale, che trasforma il Senato in una ramo morto del Parlamento, senza eletti ma composto da “nominati” regionali e nemmeno Presidenti ma consiglieri chiamati a ratificare decisioni della Camera.  E ce lo chiede un governo non  eletto, il terzo dal 2011 per la precisione. A Palazzo Madama siederanno in 100 in luogo dei 315 di oggi, così ripartiti: 74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 personalità illustri nominate dal presidente della Repubblica. Saranno i Consigli regionali a scegliere i senatori, con metodo proporzionale, fra i propri componenti. Inoltre le regioni eleggeranno ciascuna un altro senatore scegliendolo tra i sindaci dei rispettivi territori, per un totale, quindi, di 21 primi cittadini che arriveranno a Palazzo Madama. Il Senato non avrà più il potere di dare o togliere la fiducia al governo, che sarà una prerogativa della Camera. Il Senato avrà  la possibilità di esprimere proposte di modifica anche su leggi che ora esulano dalle sue competenze. Potrà esprimere, non dovrà, su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti e sarà costretto a farlo in tempi strettissimi: gli emendamenti vanno consegnati entro 30 giorni, la legge tornerà quindi alla Camera che avrà 20 giorni di tempo per decidere se accogliere o meno i suggerimenti; e cambia l’elezione del Presidente della Repubblica, anzi cambia il quorum: non basterà più la metà più uno degli elettori, ma serviranno i due terzi per i primi scrutini; poi i tre quinti; dal settimo scrutinio saranno necessari i tre quinti dei votanti. Il Senato avrà alcuni poteri tra cui il più importante è quello in materia di politiche comunitarie, si occuperà quindi di enti locali italiani e anche di Europa. Avrà il ruolo di controllore delle politiche pubbliche e di controllo sulla Pubblica Amministrazione. Potrà infine eleggere due giudici della Corte Costituzionale.

Però sì le trivelle fino a quando vogliamo noi, se ce lo faranno decidere, per quanto servirà….

 

Foto da: http://www.controinformazione

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Aforemi per un massacro.

android tre scimmiette

Un muto disse ad un sordo che un cieco lo stava guardando.

Logica e razionalità scettica. Per gli scettici l’argomentazione logica per stabilire la verità di una certa affermazione è inservibile in quanto ogni proposizione logica si basa sulla validità di altre proposizioni  che andrebbero a loro volta verificate e così all’infinito errante sti scettici ritenevano dunque la logica uno strumento inadeguato ad individuare la verità sképtomani maestri gimnosofisti  della negazione che possa esistere una qualsiasi verità perché essa stessa è quindi un non verità in quanto impossibilità di stabilire verità.

Intrappolati nel Novecento. Precipitati in un orrido profondo e oscuro stop ancora cercando di capire quando smarrito la retta via e cosa ci ha disorientato tanto stop e nel mentre i nemici ci attaccano da tutte le parti stop forse abbiamo eletto degli idioti a guidarci stop com’è stato possibile? Non dicemmo noi che i migliori dovevano guidarci? Che avremmo dovuto eleggere i nostri capi con l’oro e l’amore di una madre premurosa?

Filosofi oltre la filosofia. Eros è filosofo se ne sta nel mezzo gli amanti del sapere gli amici del sapere  gli ignoranti ignorati cacciatori di nuvole  di bubbole e di farfalle anime belle anime balle spirito e materia tanta birra e salsicce gli ideali ideati sono le anime dei dannati che reclamano le portate iperuranio impoverito e smarrito.

Incontro al sole. L’esistenzialismo cosmico dei maghi cattedratici con un pizzico di pessimismo comico e cinismo stoico. Alla fine dell’arcobaleno splende il sole dell’avvenire ONG NAMO GURU DEV NAMO alessandrini furori estatici dell’Asia minore i dervisci rotanti sulle spine dorsali del tempo.

Il deserto dei barbari. Sovrappopoliamo per allargare i deserti? Ma guai ad albergare i deserti disse Zarathustra eppure  se potessimo abitare i deserti li avremmo già lottizzati così si difendono i paranalitici e gli incontinentali  ischemici del pensiero e complici del nichilismo etico  fustigatori delle altrui anime  e depositari di ambiguità se siamo occidentali il nostro destino è l’oriente?

Il mistico illusionista. Creiamo uno spesso velo di maya in tessuto fitto di paroloni pesati etimologicamente spiegati al volgo plebeo e tordo dal greco al latino e se suvvia non siamo pigri ci sta anche il francese e che fa moda l’inglese ecco che abbiamo creato un testo sessoterico per pochi eccitati non vale il valore ma vale il velo.

Il paroliere impostore. Un tempo i libri costavano parecchio erano artigianato pregiato commercio nobile di sapere e scienza oggi  la parte più interessante spesso è l’introduzione del testo in massimodiecipagine letta quella il libro letto è noia allo stato puro anche il risvolto a volte serve una comoda sintesi è più efficace della prolissa prosa.

Le catene di san parolo. Se i filosofi presocratici per il problema dell’essere  hanno usato la parola a-lètheia che indica ciò che esce dall’oblio (lèthe) e si lascia vedere  dopo essere stato nascosto e da qui ha inizio la storia della metafisica  che è la convinzione che all’uomo sia dato conoscere la verità come corrispondenza o conformità  tra pensiero  linguaggio ed essere e con l’etimologia di alètheia si esprime l’esigenza di ritornare al rapporto originario di verità  ponendosi in attesa dell’evento dei momenti in cui l’essere si lascia intravedere    e se non si fa vedere?

Scienziati dei concetti. Il giovane ingenuo : “Maestro di parola insegnami la copula!” il vegliardo prof: “Oh giovane scostumato che tu mi domandi della crapula dovrei ingegnarti ?” Il giovane sgomento: “Ma no che dice? Io intendo della copula sapere!” e ancora il vecchio “Oh che tu vieni da me a saper di come accoppiarti? Ma che sei un pervertito invertito contronatura malato?” Il giovane s’allontana sconsolato “è che dell’essere intendevo chiedere ma che vecchiaccio arido e malizioso …”

 

immagine tratta da : http://www.fotofacebook.it/covers/copertine-divertenti-per-facebook/android-tre-scimmiette.html

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Analisi del 2015

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

Un “cable car” di San Francisco contiene 60 passeggeri. Questo blog è stato visto circa 2.700 volte nel 2015. Se fosse un cable car, ci vorrebbero circa 45 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

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Analisi del 2014

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

Un “cable car” di San Francisco contiene 60 passeggeri. Questo blog è stato visto circa 1.000 volte nel 2014. Se fosse un cable car, ci vorrebbero circa 17 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

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