Pratiche filosofiche

Laboratori filosofici 2015: “Vita pensata: costruire l’esistenza”.

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“Cosa sono le capacità? Sono le risposte alla domanda: cos’è in grado di fare e di essere questa persona? (…) esse sono ciò che Sen chiama “libertà sostanziali” opportunità di scegliere e di agire.” ( Martha Nussbaum, Creare capacità – Il Mulino 2012)

Inizia un nuovo ciclo di Laboratori Filosofici, una consuetudine che parte nel 2013 ed è quindi il terzo anno consecutivo che la Biblioteca di Cavallino Treporti ( Venezia ) ospita questi incontri pubblici.

Il tema di questi Laboratori è : “Vita pensata: costruire l’esistenza” che verrà affrontato in tre incontri che quest’anno si terranno al venerdì sera.

Lo spunto è la matrice filosofica nel pensiero di Martha Nussbaum. La filosofa americana riflette sulla natura fragile dell’umano e sull’etica delle virtù, in particolare sul concetto aristotelico di vulnerabilità della “vita buona”, riferendosi anche ai beni di relazione (quali la philia e la politica). In questo pensiero emergono interessanti affinità anche tra le teorie di Amartya Sen ( economista indiano) e quello di Aristotele, soprattutto nella stretta collaborazione con Nussbaum al “capability approach“. I due autori convergono su: il nesso fondamentale tra Etica, Economia e Politica; i concetti di capacità (dynamis) e funzione (ergon), posti alla base di una teoria della giusta distribuzione dei beni; l’idea aristotelica di felicità (eudaimonia) come “vita fiorente” (human flourishing), volta alla piena realizzazione di sé; e in ultima analisi la ricchezza, la quale, pur rivestendo un ruolo strumentale e accessorio nella vita umana, non è il suo fine ultimo. Ecco che si delinea una riflessione sulla qualità della vita che viviamo.

Come si misura la qualità della vita? Cosa determina la qualità della vita? La qualità della vita è oggi riconosciuta come un costrutto multidimensionale, tanto che la sua analisi richiede l’approfondimento di numerose dimensioni e di diversi aspetti, sia oggettivi che soggettivi, materiali e personali. E ci troviamo quindi di fronte alla questione del benessere, il filo conduttore del primo Laboratorio. Che cosa intendiamo per benessere? Se cerchiamo una semplice definizione di benessere (da ben – essere = “stare bene” o “esistere bene”) possiamo dire che è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano, e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona. Il concetto di benessere ha subito numerose modifiche e ampliamenti, a seconda delle epoche storiche e delle correnti di pensiero, che hanno condotto ad una visione del termine più ampia e completa, non più incentrata sull’idea di assenza di malattia, ma come uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale. Questa visione è punto cardine di molte discipline e correnti di pensiero filosofico, occidentali e orientali, con recenti conferme in campo medico- scientifico. Comunemente il benessere viene percepito come una condizione di armonia tra uomo e ambiente, risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita. Se il benessere è armonia tra individuo e ambiente le relazioni che costruiamo e che ci determinano nel corso della vita sono fondamentali per costruire il nostro cammino nell’esistenza e queste saranno il tema del secondo incontro. Chi sono i nostri angeli custodi, chi i nostri demoni? Ogni giorno viviamo una rete di relazioni, alcune ci arrivano in eredità altre ce le scegliamo: familiari, professionali, sociali, ricreative, un’insieme di relazioni interpersonali che formano una compagnia di teatro, il nostro palcoscenico di vita vissuta. Una vita pensata è soprattutto la propria personale guida per il cammino, un manuale che non abbiamo ma che ogni giorno dobbiamo scrivere, con un nostro alfabeto, con la nostra grammatica, pieno di errori ortografici, spesso, ma anche di pura poesia a volte. Difficile oggi orientarsi nel cammino quotidiano, è necessario andare ma la strada a volte è impervia, questo il tema del terzo e ultimo incontro.

Come scrive Stefano Zampieri ciò che caratterizza questo tipo di pratica filosofica è: “ innanzitutto il gesto del con – filosofare, cioè la realizzazione di eventi nei quali la filosofia è prodotta con gli strumenti dell’interrogazione e del dialogo, in una condizione di costitutiva parità fra i partecipanti. In secondo luogo tale evento ha la caratteristica di metter in gioco gli individui stessi che vi partecipano. Nel corso dell’esercizio infatti ne va di loro stessi, si parla proprio di loro e dei valori di verità in base ai quali guidano la loro esistenza” (Stefano Zampieri. L’esercizio della filosofia. Apogeo 2007) .

Le date:
27 febbraio, Alla ricerca del benessere, una vita fiorente.
13 Marzo, Attori del nostro mondo, lo spazio relazionale.
20 Marzo, Orientare il cammino, pensare la complessità.

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6 risposte a "Laboratori filosofici 2015: “Vita pensata: costruire l’esistenza”."

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