Un Laboratorio Filosofico e’ una pratica dialogica di gruppo che trova una sua identità in quanto scrive Gerd Achenbach, fondatore nel 1980 della Philosophisce Praxis: “non si occupa di sistemi filosofici, non costruisce alcuna filosofia, non somministra nessuna opinione filosofica, ma mette il pensiero in movimento: filosofa”. Questo tipo di pratiche trovano un riferimento preciso non tanto in un autore più noto o in una corrente specifica di pensiero ma piuttosto riconoscono il loro “luogo” in una tendenza socratica alla funzione sociale, e perciò pratica e politica, dell’esercizio della filosofia.
Essendo una pratica il Laboratorio assume la forma della sperimentazione e dell’elaborazione di una metodologia aperta, non ancora decodificata, per questo motivo di volta in volta si reinventa con aspetti differenti a seconda del contesto e del gruppo che lo anima.
Ciò che accomuna le diverse pratiche filosofiche, e perciò anche i Laboratori è, come dice Stefano Zampieri: “ innanzitutto il gesto del confilosofare, cioè la realizzazione di eventi nei quali la filosofia è prodotta con gli strumenti dell’interrogazione e del dialogo, in una condizione di costitutiva parità fra i partecipanti. In secondo luogo tale evento ha la caratteristica di metter in gioco gli individui stessi che vi partecipano. Nel corso dell’esercizio infatti ne va di loro stessi, si parla proprio di loro e dei valori di verità in base ai quali guidano la loro esistenza”.
Questa forma inusuale ed esperienziale del confilosofare è la peculiarità che caratterizza anche i Laboratori Filosofici di febbraio 2015 presso la Biblioteca comunale di Cavallino Treporti ( Venezia) e dell’aprile 2015 a Mestre ( Venezia ) presso Zona Filosofica.
A breve sarà pubblicato il dettaglio degli incontri con date e tematiche.
Per info: davide.ubizzo@gmail.com
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